Per valutare i criteri relativi all’ambito dell’ubicazione dell’organismo abitativo occorre preparare la documentazione necessaria, in base alla situazione e al contesto del quartiere. Con «contesto del quartiere» si intende il perimetro rilevante per l’abitazione, il quale può variare in base alle dimensioni del progetto. La documentazione da allestire contempla i piani, gli schizzi e gli studi, nonché le idee e le descrizioni elaborate durante il processo di progettazione o pianificazione. Può trattarsi di ricerche e analisi relative all’offerta di alloggi nelle vicinanze oppure legate a destinazioni d’uso complementari, ma anche di analisi urbanistiche o concetti di mobilità oppure di opzioni di partecipazione. Tra le fonti informative a cui attingere per l’allestimento di tale documentazione vi sono ad esempio i rilevamenti statistici e/o i rapporti, le perizie, i piani, tra cui i piani di utilizzazione e i piani delle zone, i sondaggi condotti presso autorità e utenti, i propri rilevamenti ecc. Tale documentazione serve da base per le dichiarazioni espresse in relazione al potenziale, secondo i criteri C1–C6.
Per valutare i criteri relativi agli ambiti organismo abitativo e alloggio, di regola sono necessari gli stessi documenti richiesti per l’inoltro della domanda di costruzione:
– Piano di situazione in scala 1:500
– Piano della sistemazione esterna in scala 1:200 (con indicazioni in merito agli accessi, alle utilizzazioni, alle piantumazioni e alla sistemazione)
– Piante, sezioni, facciate in scala 1:100 (con denominazioni e misure dei locali, indicazioni sulle superfici, spessori di muri e solette, così come sistema portante e arredamento di base, in particolare elementi della cucina, apparecchi sanitari e armadi a muro).
Per attestare un’innovazione vanno messi a punto documenti specifici per ogni progetto e situazione, corredati da informazioni complementari. I documenti servono da base per le dichiarazioni riportate in corrispondenza di ogni criterio sotto la voce «innovazioni»