Dimensione dell’alloggio
Per la valutazione gli appartamenti sono suddivisi in base alla loro dimensione. Tale parametro è determinato dal numero di locali, in base alla definizione riportata qui di seguito.
I vari locali sono utilizzabili in modo neutro. Si considerano locali le zone comuni di soggiorno, gli spazi abitativi aperti con zona cottura annessa oppure le zone di soggiorno utilizzate individualmente e chiudibili, come i locali di lavoro o le camere da letto. I locali sono illuminati naturalmente, ventilati e riscaldati. Il locale principale di un alloggio misura almeno 14 m2. Tutti gli altri locali devono avere una superficie minima di 10 m2, a meno che le disposizioni cantonali ammettano locali di dimensioni inferiori. Per determinare le dimensioni dell’alloggio (p. es. 4 locali) si conta appunto il numero di locali. I mezzi locali non sono calcolati, dato che sono presi in considerazione come zona pranzo e/o superfici supplementari.
La superficie abitabile netta è la somma di tutte le superfici praticabili ed occupabili all’interno dell’alloggio, a partire da un’altezza minima di 150 cm.
Spazi funzionali nell’alloggio
Oltre ai locali utilizzabili in modo neutro, si definiscono anche gli spazi funzionali all’interno dell’alloggio. Si confronti al proposito anche la tabella della dotazione di base.
I ripostigli si compongono di moduli-armadio di 60 × 60 cm con un’antistante superficie di movimento profonda 90 cm. Essi possono essere collocati in uno spazio di circolazione, nella zona cottura e/o nei servizi igienico-sanitari, come pure in un ripostiglio separato. La superficie di movimento può sovrapporsi allo spazio di circolazione. I moduli alti (≥ 180 cm) quanto il locale hanno valore intero, i moduli alti 90 cm sono calcolati come metà moduli. I moduli collocati in un ripostiglio separato contano doppio.
Tutte le dimensioni del 1° e del 3° locale sanitario devono essere di almeno 170 cm. La dotazione deve comprendere un water (WC), un lavandino (L), una doccia (D) o una vasca da bagno (B). Le dimensioni del 2° locale sanitario non devono essere inferiori ai 120 cm. Water (WC) e lavandino (L) devono far parte della dotazione. Nell’alloggio, almeno un locale sanitario deve soddisfare, in quanto a dimensioni e disposizione degli apparecchi, le prescrizioni della norma SIA 500 (capitolo 10.2) sulle «Costruzioni senza ostacoli».
Ogni alloggio deve disporre di uno spazio esterno direttamente accessibile, con una profondità minima di 140 cm. Lo spazio esterno può essere rappresentato da un balcone, una terrazza, un giardino o un giardino pensile. Le zone intermedie che non sono collocate all’interno del perimetro isolato, possono essere calcolate come spazi esterni. L’accesso allo spazio esterno deve essere progettato possibilmente senza soglia.
Tutti gli spazi funzionali e i locali, esclusi gli spazi esterni privati devono essere accessibili con uno spazio di circolazione largo almeno 90 cm e uno spazio di manovra con una superficie di almeno 120 × 120 cm davanti a ogni porta. Il vano delle porte deve essere di almeno 80 cm. Se un locale è adibito a un solo utilizzo (p. es. zona pranzo), lo spazio di circolazione termina all’entrata del locale. Se un locale è adibito a più utilizzi, p. es. zona cottura e zona pranzo, lo spazio di circolazione deve poter condurre a ogni ambito. Le superfici già adibite ad altri utilizzi non possono essere ricontate come spazi di circolazione.
La zona cottura deve essere composta di moduli di 60 × 60 cm e di una superficie di movimento profonda 120 cm. La superficie di movimento non deve sovrapporsi allo spazio di circolazione.
Le dimensioni della zona pranzo dipendono dal numero di posti a sedere. La zona pranzo va situata accanto alla zona cottura, ad uno spazio di circolazione o a una superficie supplementare. Se la zona cottura si trova in uno spazio separato, deve poter esserci posto anche per un tavolo di almeno 2 persone (160 × 160 cm), a prescindere dalle dimensioni dell’alloggio.
Superfici complementari
Sono considerate superfici complementari altri spazi che non appartengono obbligatoriamente a uno spazio funzionale o che non sono ubicati all’interno dell’alloggio, ma che ne fanno ovviamente parte.
I locali commutabili soddisfano gli stessi requisiti di un normale locale, ma non sono legati a un alloggio soltanto, bensì possono appartenere a diversi alloggi. Un locale commutabile è sempre accessibile direttamente da un alloggio adiacente e non da uno spazio di circolazione semi-privato. Per determinare il numero totale dei locali, il locale commutabile deve essere attribuito a un alloggio preciso.
Lo spazio di circolazione comprende: le rampe di scale, lo spazio di circolazione in linea diritta e con una larghezza di 120 cm, lo spazio di manovra di 140 × 170 cm per ogni corridoio o ballatoio, così come le superfici di 140 × 170 cm davanti alle porte degli alloggi, degli ascensori e di altre porte utilizzate di frequente. Queste superfici possono sovrapporsi. Il vano delle porte deve essere di almeno 80 cm.
Le superfici illuminate e ventilate naturalmente, grandi almeno 5 m2 e che non sono calcolate come locali, sono considerate superfici supplementari o mezzi locali. Tra queste vi sono per esempio: nicchie, gallerie, prolungamenti della zona cottura o zona pranzo. Le superfici supplementari non possono essere parallelamente anche spazi di circolazione, ma devono confinare con essi.
Le zone intermedie si trovano nel passaggio tra l’interno e l’esterno e creano un’aggiuntiva qualità spaziale. Una bussola o un giardino d’inverno possono essere considerati zone intermedie e non sono obbligatoriamente ubicati all’interno del perimetro isolato e riscaldato. Appartengono alle zone intermedie anche le logge e le verande non riscaldate, ma dotate di vetrate scorrevoli, che a seconda della stagione risultano più o meno confortevoli.
Forme abitative flessibili
Le esigenze e le diverse forme abitative sono in continua evoluzione. Qui di seguito è riportato un elenco (non esaustivo) di alcune forme abitative flessibili.
Un appartamento condiviso a cluster o a satelliti è una grande unità abitativa composta da piccoli alloggi privati indipendenti raggruppati attorno a spazi condivisi. Le dotazioni di base condivise sono la zona pranzo, la zona cottura, gli spazi per il soggiorno ed eventuali spazi esterni.
Sono considerate grandi economie domestiche gli appartamenti condivisi con più di 7 locali, in cui i vari locali privati sono sprovvisti di un servizio sanitario e cucinino separato e non costituiscono quindi un’unità abitativa indipendente.
Uno studio, un loft o un atelier abitativo sono considerati monolocali. Essi presentano una combinazione tra zona abitativa, zona cottura, zona pranzo e zona letto, completata eventualmente da una zona di lavoro, ma senza suddivisione interna. Solo i servizi igienico-sanitari sono separati.